COORDINATO GRAFICO: COS’E’ E COME FUNZIONA
Coordinato grafico matrimonio: cos’è e come funziona? Molto spesso ultimamente sentiamo parlare di coordinato grafico per il matrimonio ma non sappiamo bene di cosa tratti. Oggi vi spiegheremo in breve cos’è! Le sue origini arrivano dall’America con la famosa Wedding Stationary e rappresenta il progetto grafico delle nozze, formato da diversi elementi grafici. Essi vengono coordinati tra loro in base allo stile, al colore, al tema. Ma cosa comprende? Il coordinato grafico ha vari elementi. Ovviamente, tutto parte dalle partecipazioni, elemento prezioso del vostro wedding day, poiché sarà un indizio in stile e colori del vostro grande giorno.
Dopodiché, il coordinato grafico farà da protagonista nel giorno del gran sì in molti aspetti. Per la chiesa, troveremo il libretto messa, i conetti di riso, i ventagli, le bottigliette d’acqua, i fazzolettini, la mappa per arrivare in location inserite in una deliziosa wedding bag. Certamente, ogni elemento avrà un filo conduttore studiato appositamente per l’evento. Infatti, il grande vantaggio che il coordinato grafico detiene è che ad occuparsi del vostro progetto grafico sarà un’unica persona, un professionista. Perciò, tutto sarà armonico e lineare. In caso contrario, se decidete di affidarvi a più persone, si otterrà un risultato caotico, con elementi che non saranno legati tra loro.
La nostra wedding stationary continua in location con il tableau mariage, il segnatavolo, il segnaposto, le tag per i confetti e per le bomboniere. Ma ancora, per il guestbook e per personalizzare qualsiasi elemento grafico decidiamo di inserire nell’evento. Ad esempio, una tag per le stelline da accendere durante il primo ballo o delle cornici da inserire per la spiegazione del photobooth! Dopo le nozze, il coordinato grafico può prevedere anche i bigliettini di ringraziamento, usanza un po’ persa negli ultimi tempi, ma sempre molto apprezzata! Per qualsiasi dubbio o se avete bisogno di Noi, non esitate a contattarci! Baci baci, Felici & Contenti.
